frase del momento:

voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida

(Afterhours - Voglio una pelle splendida)

mercoledì 7 maggio 2008

Afterhours: i milanesi ammazzano il sabato.

è un periodo un pò così...
c'è lo studio di Globalizzazione, Economie in transizione e Strategie aziendali, il tutto rigorosamente in inglese, che mi toglie molto più tempo,impegno e concentrazione, traslare parole, frasi e infine concetti, non è sempre così diretto. C'è poi anche questa situazione politica, anzi tutta questa politica, di cui non voglio parlare. Mi ha tolto lo stimolo del dibattito. Il confrontarsi. Quasi una rassegnazione, visto che, sembra, non riusciamo mai ad imparare niente dal passato e il vaccino,come diceva Montanelli (non mi stancherò mai di citarlo), non ha funzionato. Per niente. Tutti i discorsi sulla Casta, tutta l'indignazione, tutta la rabbia, sembrano essere svaniti con i bei sorrisi e le solite promesse elettorali. Quindi parlerò di un musica. Uno degli ultimi rifugi, come una casetta sull'albero, inattaccabile e al riparo, quasi un'oasi felice. Il 2 maggio è uscito il nuovo disco degli Afterhours, il titolo è: I milanesi ammazzano il sabato, ispirato al titolo di un romanzo (I milanesi ammazzano al sabato) di Giorgio Scerbanenco. Qualcosa di diverso si nota. Le linee cupe degli ultimi due album (che non mi dispiacevano affatto) vengono accantonate. C'è una ritrovata ironia, con qualcosa che per certi versi ricorda "Hai paura del buio?", anche nella musica, con canzoni corte e veloci nel ritmo, le 14 tracce sono differenti l'una dall'altra per stile e atmosfera, ma nel complesso sembrano incastrarsi perfettamente (cosa che accadeva anche per "Hai paura del buio?"). L'approccio con il disco, forse è un pò più difficile,forse ha bisogno di qualche ascolto,ma il marchio Afterhours è inconfondibile. Hanno voluto sorprenderci e sorprendersi,(Manuel l'ha definito un album schizofrenico e sperimentale) e dentro possiamo ritrovarci spunti interessanti e richiami a grandi dischi di grandi artisti del passato.A me è piaciuto da subito. Lo sto ascoltando a ripetizione cercando di cogliere sempre più particolari. Ma forse sono troppo di parte, vista l'ammirazione che ho per questa band.
Tra le canzoni, per il momento, "Riprendere Berlino" è quella che mi ha incuriosito di più...
Che dire ancora? ...è un disco da ascoltare veramente...
(la foto l'ho scattata al concerto di Torino, un pò di tempo fa...)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Non conosco quasi per nulla gli Afterhours, però ho letto il romanzo di Scerbanenco. Vale lo stesso? (-;
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In bocca al lupo.

Osteria dei Satiri ha detto...

beh certo che vale...
io non l'ho letto,ma sono molto incuriosito... tu che dici vale la pena??

cmq crepi...il lupo.

Max

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Piacevole recensione. Conosco il gruppo di nome ma poco la loro musica. Vedrò di ascoltare qualcosa di questo loro ultimo lavoro.

Osteria dei Satiri ha detto...

x daniele: grazie. chiamarla recensione mi sembra anche eccessivo direi al massimo consiglio musicale!eheh
cmq prova ad ascoltarli, anche i loro vecchi lavori, secondo me qualcosa di interessante lo trovi. ti consiglio "quello che non c'è" secondo me ti piacerà... ci sono dei testi veramente belli.

Max

Anonimo ha detto...

Stasera c'è il concerto a Roma...sto fremendo cercando di trovare una scusa plausibile al lavoro per andare via prima. E sono un po' arrabbiata perchè non ho avuto il tempo per imparare le canzoni dell'utimo disco a memoria! Mi lascerò trasportare....

Osteria dei Satiri ha detto...

io dovrò aspettare un bel pò per vederli...

Max

enzino ha detto...

io ieri ho preso i biglietti per andarli a vedere il 23 maggio a milano,non vedo l'ora,è la terza volta che andrò a vederli.
l'ultimo cd ancora lo devo ancora metabolizzare però devo dire che è ben fatto

Osteria dei Satiri ha detto...

si sicuramente ha bisogno di qualche ascolto, ma secondo me è notevole come lavoro...
fai bene anche ad andare al concerto, ci si diverte sempre...

Max