frase del momento:

voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida

(Afterhours - Voglio una pelle splendida)

sabato 19 maggio 2007

Involution

Di una cosa sono certo, il nuovo male del mondo è la follia. E il surreale diventa realtà quotidiana.
L’evoluzione dell’uomo si è bloccata e sta tornando indietro, lentamente certo, ma i sintomi sono sotto gli occhi di tutti, il processo inverso si è avviato, bloccarlo sarà difficile, se non impossibile.
Dopo millenni di andare avanti, dopo millenni passati a differenziarci dagli animali, il nostro istinto di sopravvivenza, la nostra parte viscerale, sembra abbia preso il sopravvento. Dov’è finita la razionalità umana? Il senso civico della convivenza? Nessuna risposta, o forse soffia nel vento, e si lascia trasportare senza che nessuno opponga resistenza. Stiamo distruggendo tutto, quanto di buono creato e anche quanto di buono trovato su questa terra. Non ci sono più le mezze stagioni direbbe qualcuno, la temperatura sale, il pianeta si surriscalda, qualcuno si allarma, la maggior parte se ne frega, tanto quando il mondo finirà noi non ci saremo (direbbero i Nomadi), tutta colpa dell’effetto serra? Non ci pensate nemmeno è una cosa normale. Certo normale che a dicembre si vada in giro a maniche corte, che i ciliegi fioriscano a gennaio, che per avere un po’ d’ossigeno dobbiamo per forza richiederlo al pronto soccorso. Che sarà mai, fino a quando la sanità sarà pubblica!
Tutti in giro in macchina a ingorgare strade, un metro ogni dieci minuti, certo che la gente impazzisce, ferma ai semafori che crescono come i funghi, a disintegrare il clacson, pronti a scattare incuranti dei pedoni, diventati solo birilli da abbattere. Non si va più a passo d’uomo, anzi l’uomo non è più unità di misura di se stesso…e pensare che una volta era al centro dell’universo!
Per le strade si va in giro con aria di diffidenza, ci si guarda le spalle, le borse e quant’altro.
Si uccide per niente, e tutti pronti a farsi giustizia da soli. Non c’entra niente la nazionalità le bestie si trovano dovunque, è un male planetario. Bush intanto, il più diffidente di tutti, sta meditando una soluzione indolore (per lui), ha già pronte una serie di bombe intelligenti per distruggere il genere umano e salvare solo la Casa Bianca, tutto questo preventivamente, prima dell’autodistruzione.
Berlusconi è pronto ad appoggiarlo, la sinistra invece resta più fredda.
La gente si esaspera, grida, sussulta. Si sbraccia e fatica per arrivare alla fine del mese, con mille difficoltà, la gente comune s’intende. Prodi dichiara che l’Italia è quasi risanata, Berlusconi ribatte che il merito è del suo governo. Intanto si continua a dire di stringere la cinghia, ben sapendo del dimagrimento medio per non incorrere ad abbassamenti di calzoni imprevisti e improvvisi, mentre nei palazzi del potere si continua a spendere senza sosta, gonfiando bilanci come vele al vento.
Roba da monopoli, con mille trilioni di miliardi bruciati ogni anno, solo per accomodare le richieste dei nostri onorevoli parlamentari parenti e affini, non si dica che siamo dei pezzenti, bisogna mantenere un certo status sociale, alle spalle dei cittadini, ovvio. E via con le autoblu, viaggi gratis, benefit di ogni tipo, tutto offerto gentilmente con il sorriso, mentre noi paghiamo anche l’aria che respiriamo. E non paghi di tutto questo alla fine c’è anche una esigua (si scherza!) pensioncina.
Non c’è pobblema! Tuttapposto! Non vuoi fare un cazzo nella vita? Cerchi un’attività redditizia? Senza costi con solo benefici? Entra in politica anche tu, fonda il tuo partito, lecca un po’ di culi per oliare bene la situazione, non si sa mai, e il gioco è fatto. Una poltrona la troviamo anche per te.
Non conta chi vince o chi perde, conta esserci, l’ideologia? Superata, concetti vecchi, ora c’è l’integrazione, le grandi alleanze trasversali, ecc.
Ne sa qualcosa il sempre presente (da una parte o dall’altra) Mastella, lui non vuole nemici, tutti amici, tutti. Così proposta la legge sul conflitto di interessi, dalla sua coalizione, lui si oppone, meno male che ci sono ancora dei galantuomini, dichiara Berlusconi, eh si! Mentre il nostro caro Clemente gongola e si prepara a saltare sull’altra barca nel caso di naufragio, sei sempre il benvenuto. È un gioco bisogna saper giocare bene le proprie carte. Va bè almeno ditecelo prima!
Notizia di questi giorni, gli impiegati pubblici sono pronti allo sciopero se non si trova l’accordo sul rinnovo del contratto. Accordo economico ovviamente, mica altro. Nessuno che dice facciamo qualcosa per migliorare la situazione e la qualità delle amministrazioni pubbliche, quando mai, non sono fatte mica per i cittadini, ci fanno favori. Prendi la Sicilia, ha un terzo dei dipendenti pubblici della penisola, ma nonostante questo non è che il servizio sia uno dei migliori. Ma che cazzo faranno? Boh…questo non ci è dato sapere. E se per caso ci vai per un tuo normale diritto di richiesta di certificati e quant’altro di burocratico, non è il loro dovere (dovrebbe esserlo attenzione) è solo un favore che loro gentilmente (se è la giornata giusta e se tu sei gentile ed educato) ti fanno. Te lo concedono, magnanimi. E nessuno provi a toccare gli impiegati. Nessuno! Quelli hanno famiglia, come se gli altri che si fanno il culo non abbiano diritto a una famiglia, mentre loro nei loro uffici ariacondizionati e confortevoli, tutto il giorno a raccontarsi storie e gigioneggiare con i colleghi, ne hanno acquisito il diritto assoluto. E se per svolgere un’attività ci vuole, che ne so, una persona, noi ce ne mettiamo almeno tre, perché? Beh…tre è il numero perfetto. Però il lavoro viene svolto in maniera più precisa e completa…si, ciao! (certo non sono tutti così, per fortuna, questo lo dobbiamo dire per non cadere nella tentazione di generalizzare e per non essere tacciati come dei qualunquisti ci sono persone che lavorano seriamente, anche per gli altri, altrimenti come andrebbe avanti la baracca?). In questi giorni si sono svolte le elezioni in Sicilia e nel resto d’Italia si svolgeranno a breve, questione di statuti speciali,sorrisi di qua, sorrisi di là. Pacche sulle spalle, belle parole, abbiamo fatto questo, questo e quest’altro. Si aggiustano strade all’ultimo minuto. La gente ormai ha smesso di credere alla politica, è incerta, insicura, scontenta e si creano delle situazioni paradossali, come successo nelle ultime politiche, paese spaccato a metà. Si vince per pochi voti e molte polemiche. Orlando candidato a sindaco di Palermo, ripescato dal baratro, a causa del rinnovamento della classe politica, dopo aver perso di netto con Cammarata ha gridato allo scandalo, brogli elettorali. Annuncia ricorsi. Berlusconi chiamato in causa, si arrabbia: “uno non può fare una battuta che tutti sono pronti a copiarla!” eh si…
Intanto scoppia il caso droga a Milano, la Moratti propone il kit anti-droga per le famiglie, con cui sottoporre i figli, bella idea, quando fu proposta per il parlamento si levarono grida di furore, contro questa insensatezza e contro la trasparenza! Questione di privacy. Giusto, ma se ti voto devo sapere cosa ne fai dei miei soldi. Ma siccome in parlamento c’è un business troppo grosso, non sembrava il caso, ne va dell’economia del paese! Lasciateci drogare in pace anche noi, almeno questo. Unico diversivo a questo mondo, a quanto di malato c’è attorno. Avanti e indietro.
Sul fronte mediorientale niente buone nuove. Ormai non ci interessiamo nemmeno più. Mentre la gente normalmente continua ad ammazzarsi a vicenda, per una lotta ideologica-religiosa-petrolifera e chi più ne ha più ne metta. Le notizie di stragi sono diventate così comuni che passano in secondo piano, i nostri militari sparsi in giro per il mondo sono abbandonati a loro stessi, con mezzi inopportuni e inappropriati, con l’uranio impoverito che miete vittime lasciate morire senza nemmeno un grazie da parte delle autorità per il lavoro svolto. La colpa non è nostra, niente è provato, sono pronti a ribadire quanti ne hanno competenza di dirlo. Bravi.
Meno male che c’è il made in italy a risollevarci un po’ il morale, la Cina è ritornata ad essere lontana, sembrerebbe. Montezemolo sorride e gongola, merito suo (come no!), nessuna menzione agli operai sottopagati e a quelli in nero. I meriti siamo sempre pronti a prenderli tutti le colpe si possono scaricare sempre su qualcun altro. O su chi ci ha preceduto. Com’è bello lo scaricabarile. Quasi quanto le scatole cinesi per fregare i piccoli risparmiatori. E se porti un’azienda allo sfascio meriti anche una soddisfacente liquidazione, Alitalia insegna! Ci vorrebbe un po’ di sano sport per sviare i pensieri su qualcosa di più piacevole, ma anche qui la pazzia ha preso il sopravvento. Oltre agli scandali e al fatto che l’Inter vince lo scudetto! (questo potrebbe anche bastare). E invece non si può più nemmeno andare allo stadio tranquilli, è un gioco, ma molti fanno fatica a capirlo, insulti da ogni parte, e fin qui niente di eccessivo, ma non contenti di questo, allora, passano alle maniere forti. Dovremmo abolire gli ultras, che senso hanno? Mai, anche questi intoccabili… ne va della nostra libertà democratica. Per loro è un divertimento, che facciamo questa domenica? Giochiamo ad ammazzare uno sbirro. Ma si che ce ne frega. Tanto lui sta solo facendo il suo lavoro, con meno di mille euro al mese…

Questa è solo la punta dell’iceberg. Ovvio.
Chiudo con una frase di Einsten che sintetizza in pieno tutto:
“Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.”

14 commenti:

Osteria dei Satiri ha detto...

forse risulterà lungo da leggere, ma siccome è una cosa che mi è venuta di getto, non volevo tagliarla e inserirla in due pezzi, come dapprima avevamo pensato...
spero non la snobberete solo per questo...
grazie
max

Anonimo ha detto...

si, in effetti guardandolo mi è sembrato molto lungo, ma ero curiosa e l'ho letto..immaginavo avresti scritto tu una cosa del genere cn delle belle parole!!
bravo bel "poema"..ciao

Anonimo ha detto...

le tue parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi
infinite attese
sono gocce preziose
indimenticate
a lungo spasimate
poi centellinate
sono frecce infuocate
che il vento la fortuna
sanno indirizzare
strette tra i denti
passate ricorrenti inaspettate
sentite o sognate
le tue parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima
di scoppiare
sono giocattoli e zanzare
sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui
disobbedire
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose

Osteria dei Satiri ha detto...

oh oh non so se inchinarmi...cos'altro...

samuele bersani immagino?!
grazie l'ho preso come un complimento...grazie anche alla lettrice anonima...che ha affrontato la lettura del "poema"...

Osteria dei Satiri ha detto...

Bel post Max, lungo ma si lascia leggere piacevolmente...
Interessante
Peppe G.

Anonimo ha detto...

L'ho letto d'un fiato,e non c'è nulla di più bello e difficile dell'affrontare argomenti importanti con la semplicità con cui l'hai saputo fare.
Complimenti!
*Carla*

Osteria dei Satiri ha detto...

è apparso un bel editoriale di Sergio Romano sul corriere
editoriale.

dategli un'occhiata.

Anonimo ha detto...

Il Blog è una nuova forma di comunicazione, semplice e diretta. L'articolo è ben scritto ma troppo lungo, dovreste cercare di raggiungere il lettore scrivendo poche righe. A mio avviso così viene meno l'immediatezza della comunicazione. Tanti navigatori nel vedere uno scritto così non leggono e chiudono la finestra. I temi si fanno a scuola. L'informazione deve essere chiara, concisa e soprattutto diretta.
Miglioratevi, almeno da questo punto. Ciao

Osteria dei Satiri ha detto...

ognuno scrive quello che si sente di scrivere..tu sei per l'immediatezza, molto probabilmente io no, ne pagherò le conseguenze..ma non mi andava come ho detto prima di fare taglia e cuci, in una cosa che mi è venuta fuori spontanea...non so se capisci.
sarebbe stato come un limitarsi o un censurarsi...la gente è libera di fare quello che vuole, se lo ritiene lungo non lo legge, oppure se è incuriosita gli da un'occhiata, non penso che questa critica sia costruttiva, non si può imporre alle persone il modo di scrivere,a volte capita di trovare poche parole per descrivere una situazione altre volte invece ce ne vogliono molte di più...
può piacere o meno.
i temi si fanno a scuola mi sembra una frase talmente ridicola che non voglio nemmeno commentarla...
ciao.

max

Ps: ho dimenticato di ringraziare Carla per la lettura...

Anonimo ha detto...

Alcune volte le nostre parole sono come colpi tosse, altre volte vomitiamo fuori tutto il nostro risentimento. I nostri modi 'fisiologici' non hanno regole.

Anonimo ha detto...

Quante visite oggi su questo blog,devo dire che spettacolo! eh compà!? Dott F.G.

Osteria dei Satiri ha detto...

mha.. compà nn ci si può lamentare!ma fà + piacere il gradimento e l'interessamento da parte dei lettori!!

Colgo l'occasione per ringraziore tutte le persone che ci seguono!!

ciao Calogero

Anonimo ha detto...

Complimenti. post scritto di getto ma niente affatto privo di lucidità.
Condivido tanto di quello che hai scritto..

...

Anonimo ha detto...

beniveru me figliozzu.....complimenti .
Ho faticato un pò ma alla fine l'ho spuntata.
By tuo "padrino" Rino