frase del momento:

voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida

(Afterhours - Voglio una pelle splendida)

sabato 5 maggio 2007

Un libro, un disco

Jeffrey Eugenides – Le vergini suicide

Libro uscito nel 1993 e salutato dalla critica come romanzo-sorpresa dell’anno.
Rievoca la vicenda delle cinque giovani sorelle Lisbon, una tragedia americana, insita nella società stessa di quel periodo, della deriva del mondo giovanile, e della voglia di ribellione ad un mondo degli adulti chiuso e con regole troppo datate e fondate su, forse, valori sbagliati o mal interpretati.
In sottofondo gli anni settanta, con musica, personaggi, giovani e usanze propri.
Si lascia leggere in maniera scorrevole e tratta questa toccante tragedia, con parole che possono sembrare nuove, a volte anche fuori luogo, con l’esaltazione del gesto come simbolo di qualcosa di più alto, che va al di là della semplice visione del mondo e contro quel bigottismo sparso e quella ricorsa forsennata alla conformità. E nell’amore che questi giovani protagonisti portano per le sorelle, questo gesto non è più fine a sé stesso, ma rientra in un’ottica ben più ampia, una consacrazione, una liberazione, addirittura verso una vita migliore, quasi le ragazze non avessero altra scelta. A tratti poetico e profondo, con uno suo stile e con i sentimenti dei protagonisti sempre in primo piano. In ricordo del tempo andato e che non tornerà…

“Che ci fai qui piccola? Non puoi sapere quanto è brutta la vita, giovane come sei”
Fu allora che Cecilia espresse verbalmente ciò che doveva rappresentare l’unica parvenza di una lettera d’addio, superflua, tra l’altro, dato che non era morta. “Dottore” disse “è evidente che lei non è mai stato una ragazza di tredici anni.”

Nel 1997 da questo romanzo Sofia Coppola ha realizzato il film “Il giardino delle vergini suicide.”





Janis Joplin – Pearl

“Sono stufa di essere chiamata Janis…da oggi chiamatemi Pearl.”

È così fu. Pearl è l’album testamento della travolgente esistenza di Janis Joplin, morta prematuramente il 4 ottobre 1970 (aveva 27 anni), pochi giorni dopo Jimi Hendrix e qualche mese prima di Jim Morrison, mitici compagni di sbronze e buona musica. Il disco uscito postumo non ha fatto altro che consacrarla come leggenda ed eroina della musica. Dentro c’è tutto. Tutta Janis. C’è la sua voce, toccante, struggente, malinconica, potente. Ci sono le sue parole. C’è la musica, la giusta musica, vicina al blues nero. Ci sono perle come Cry Baby, con la voce al meglio di sè, graffiante e aggressiva, c’è la commovente A woman left lonely quasi alle lacrime, c’è la folkeggiante Me and Bobby McGee e la meravigliosa quanto coivolgente Mercedes Benz a cappella, in cui è possibile apprezzare in pieno la sua voce e la sua risata finale, che da sola basterebbe a giustificare l’acquisto del disco…
Grandissima è stata l’influenza del suo “testamento” sul panorama musicale, da cui numerose cantanti hanno tratto ispirazione e incoraggiamento…ma nessuna è riuscita a farcela dimenticare. Semplicemente Ineguagliabile.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

il film l ho visto ed e´molto bello!

consiglio a tutti di vederlo

Uomo Distrutto ha detto...

non ho letto il libro ma janis joplin è secondo me qualcosa di fenomenale...

Osteria dei Satiri ha detto...

forse ancora di più di fenomenale...

max

Anonimo ha detto...

io invece lo letto il libro lo consiglio a tutti e qualcosa di spettacolare... siete grandi ragazzi by xoxo

Anonimo ha detto...

MASSIMILIANO SEI GRANDE, siete tutti bravi voi ragazzi di questo blog ma c'è ne uno che è quello più fighettino e bono!!! ciao Giuseppe Gang....ma perchè non ti fai vedere mai a Montallegro??? sei fighettino!!!

Anonimo ha detto...

Caro Giuseppe Gang,
secondo me ti prendono per il culo!