frase del momento:

voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida

(Afterhours - Voglio una pelle splendida)

martedì 29 maggio 2007

Un libro, un disco

Enrico Brizzi - Bastogne

Quando Bastogne uscì nel 1996 i cari lettori avevano ancora negli occhi il romanticismo tardoadolescenziale di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Forse molti di loro si aspettavano che quella storia continuasse, che il caro Brizzi scrivesse, come nelle più ben note vicende cinematografiche, “Jack Frusciante 2 – lei torna dall’America.”
Ma lo scrittore riappropriandosi di se stesso, dopo l’immenso successo avuto nonostante i suoi soli 20 anni, riesce a scandalizzare il pubblico degli “afecionados” dando alle stampe questo meraviglioso libro, che con un ipotetico Jack Frusciante 2 non ha niente da spartire.
Protagonisti di questo romanzo sono Ermanno Claypool, ventenne spacciatore nichilista, il mitico Cousin Jerry, figura quasi mitologica del racconto, sempre in giro con una spilla sulla giacca su cui, se ti sporgi bene, puoi leggere “Ti Sborro In Faccia”, e poi i compagni di avventura Raimundo Blanco e Dietrich Lasalle. I personaggi ambientati in una fantasiosa Nizza, vengono mostrati come dei nuovi cavalieri (apocalittici) moderni in lotta contro un mondo di finto perbenismo, di divismo televisivo, di compromessi e di ipocrisia. Ci si ritrova dentro molto di “Arancia Meccanica”, oltre alla violenza (alcuni la definiscono gratuita) anche la ricercatezza delle parole, slang e neologismi, ma anche (ci si trova) l’ombra di Zanardi & co. , personaggio storico del fumettista Andrea Pazienza, e infine riferimenti ad “Amici Miei” con il SuperTognaz sempre sullo sfondo. Il romanzo si legge bene, grazie alla scrittura ragionata e fluida dello scrittore ed oltre alla personalità dei quattro compari, è pieno di violenza, omicidi, droga in ogni forma e colore, rapine, vespe special e quant’altro (tanto che molti hanno ricatalogato Brizzi, dopo l’uscita, come un nuovo scrittore “Pulp”) …non adatto, quindi, ai deboli di cuore e di stomaco.


Afterhours - Germi

Se di violenza parliamo non possiamo non citare questo disco della banda Manuel Agnelli&soci, in cui la violenza (musicale) ha sconvolto letteralmente il mondo della musica nel panorama italiano. Primo disco degli Afterhours in lingua madre uscito nel 1995, dopo i due in inglese, che non hanno avuto molta rilevanza e risonanza in patria. Il suono è grezzo, e ci riporta a tratti nei lontani anni del miglior Lou Reed, alla cui musica, senza mai nasconderlo la band deve molto. I testi sono pungenti, ironici anche, toccanti,cinici e forti. Con parole ricercate e con altre mai azzardate nella musica italiana. Molte canzoni che compogono la tracklist sono delle traduzioni di alcuni dei loro pezzi in inglese. Ma l’effetto è sconvolgente, di solito nelle trasposizioni in lingua italiana ci si perde sempre, invece qui avviene l’esatto contrario e le parole si incastonano in quelle straziate note, con una precisione impressionante. Un esempio su tutti è la meravigliosa “Dentro Marilyn” (in inglese Inside Marilyn Three Time) che in italiano acquista splendore e diventa di una bellezza disarmante “che sei il mio sovversivo / mio sovversivo amore / non c’è torto o ragione / e il naturale processo di eliminazione..” canta Manuel a squarciagola, quasi in un urlo liberatorio. Dentro ci troviamo anche pezzi come “Ossigeno”, anch’esso dall’inglese, la dolente “Pop”: "…è facile andare / senza guardarsi in faccia / che al novanta percento / anche noi siam fatti d’acqua / mi ricordo la rabbia / che ti ha disintegrato / e ancora non so se ti è piaciuto / mentre uccidevi l’anima…” poi la mitica “Strategie” (con quel verso: “…il vero che muore succhiandomi il cazzo…” che ha fatto impazzire il nostro amico Adriano) e infine l’omaggio a Rino Gaetano nella (a modo loro) reinterpretazione della sua omonima “Mio Fratello è Figlio Unico”.
Ascoltatelo e innamoratevi di loro.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

ma sapete se faranno un film di "BAstogne"? speriamo! ciao
fra

Osteria dei Satiri ha detto...

beh...se penso come di solito vanno le trasposizioni cinematografiche speriamo di no, almeno che non lo faccia che ne so Kubrick...cosa alquanto impossibile!

ciao max

Uomo Distrutto ha detto...

d'accordissimo con max

Anonimo ha detto...

Ho letto Bastogne anni fa, ben consapevole che non fosse un sequel di Jack bla bla. all'epoca mi aveva entusiasmato. chissà, magari lo potrei riprendere in mano...

Anonimo ha detto...

Stupenda canzone Dentro marilyn!!

seguirò il consiglio!!

Anonimo ha detto...

Due belle recenzioni.
Io gli Afterhours li conosco poco, ma mi sono incuriosita leggendo il frammento del testo "Pop", che sembra scritta da uno schizofrenico.
Cmq grazie, li ascolterò di certo!
*Carla*

Osteria dei Satiri ha detto...

beh che Manuel Agnelli sia un pò folle è fuori di ogni dubbio...
soprattutto nei concerti...
cmq "Pop" è una canzone bellissima...
ragazzi grazie dei commenti...e se avete qualcosa da dire in proposito, se abbiamo dimenticato qualcosa, o se avete qualcosa in contrario a quanto scritto non esitate a dircelo..
ciao Max

Anonimo ha detto...

bellissimo post...favolosi gli afterhours e meraviglioso il blog, ma senza la foto di Peppe Cuffaro, si perde tutta "l'armonia" che c'era!!quindi prendete delle soluzioni migliori...io visito qst blog anche per vedere lui!! fatemi felice perfavore!!!
grazie...ciao

Osteria dei Satiri ha detto...

x anonimo: non si è persa l'armonia, Peppe Cuffaro è sempre tra noi!ma come avrete notato non era molto partecipe(non partecipava affatto, diciamo),quindi nn aveva senso tenerlo nei soci!cmq se in futuro avrà voglia di fare sul serio sarà ben accetto dipende solo da lui!

cambiamo discorso:
abbiamo notato da un pò di tempo la mancanza di "zio Angelo"!
vorremmo dirgli che ci mancano tanto le sue perle!!

Anonimo ha detto...

oggi volevo comprare bastogne,ma non l'ho trovato,poi mi hanno cacciata dal negozio perchè era tardi,ci ritento domani o nei prossimi giorni perchè perora sto leggendo un libro molto poco piacevole(a parer mio)e per fortuna che è l'ennesimo che leggo di de carlo (magari questa "brutta"avventura letteraria mi avrebbe privato di due di due o arcodamore o ..)

Anonimo ha detto...

ah,il libro che non mi sta piacendo è pura vita

Osteria dei Satiri ha detto...

ancora pura vita stai leggendo? è una vita che te lo sento dire...

cmq si è una delusione...


una cosa ma perchè dai corda a Tullio Kezich???
ciao Max

Anonimo ha detto...

..concordo.."pura vita" è stato una delusione tremenda, uno di quei rarissimi libri che non ho nemmeno finito di leggere.

Per me De Carlo comincia con "Due di due" e finisce con "Di noi tre".. un giorno vorrei leggere anche "treno di panna" e "arcodamore".

Anonimo ha detto...

ciao a tutti!
era da un bel pò che non visitavo il blog e non lasciavo commenti, però ho fatto tanta campagna pubblicitaria!

ringrazio max per lo zooooooooom che mi ha fatto!

P.S.:un condiglio per my brother: ma ti sei mai ascoltato quando parli nei video(nelle introduzioni)? hai una decadenza di merda, quando ti sento mi fai incazzare, devi cambiare assolutamente, magari con un pò di umorismo...!

ADRIANO

Anonimo ha detto...

x adriano: quel tono e quella frase inziale("ciao ragazzi..")è ormai una sua caratteristica,per farla sappi che ci si sta un bel pò,proprio per trovare quel tono ad affetto tale per cui lo ammazzeresti,se vuoi saperlo dà fastidio anche a me,ma mi fa ridere troppo durante i montaggi.sono state provate altre versioni,ti posso assicurare che questa è la migliore!!

Anonimo ha detto...

Ok, spezzo una lancia a favore della voce dell'oste parlante :-)

A me piace tanto, trovo abbia una bella (de)cadenza, nel senso che, senza pretendere una dizione italiana ineccepibile, è molto "caratteristica", è una di quelle voci che riconosceresti tra mille ad occhi chiusi, e a orecchio si sente la cantilena siciliana "macchiata" dalla permanenza a Bologna..!

Insomma, più che una voce, un marchio di fabbrica! :-P