Secondo un sondaggio della doxa...
...Il 91% dei ragazzi tra 14 e 18 anni ha un cellulare personale (ovviamente con fotocamera), solo nove su 100 non hanno il telefonino. Il computer viene usato più in casa che a scuola (solo il 20%) e il 52% dei ragazzi utilizza Internet: la navigazione viene fatta soprattutto per studiare, ma le sessioni non durano più di un ora. I veri oggetti tecnologici del desiderio sono: la fotocamera digitale (questa volta senza telefonino) e l'Ipod (lettore mp3 di Apple). Quanto alla lettura di libri non scolastici, il 45% dei ragazzi interpellati non ne ha letto nemmeno uno in un anno, il 15% uno, il 14% due, il 26% più di tre (31% tra le ragazze)...
da Corriere.it
beh si quel 45% però avrà visto i film, tratti dai libri che gli altri hanno letto, per quelli che ne hanno letto uno la scelta va da 3msc a hvdt (per gli ignoranti che non sanno: tremetrisoprailcielo e hovogliadite) quindi da Federico Moccia a Federico Moccia, per quelli che ne hanno letti 3 in un anno, un pluaso sicuramente, devo dire che hanno fatto in fretta a leggere smtca (scusa ma ti chiamo amore), ultima fatica letteraria dello scrittore per teenager nazionale!
...questo pirla che a 43 anni si veste ancora come un ragazzino di 10 anni e parla come uno di 7... e ha rincretinito una generazione con questo cazzo di nuovo linguaggio alfanumerico incomprensibile...
andiamo bene...
frase del momento:
voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
(Afterhours - Voglio una pelle splendida)
(Afterhours - Voglio una pelle splendida)
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31 commenti:
logicamente alla mia veneranda età non posso definirmi una teenager,anzi ed infatti non amo per nulla Moccia,nè i suoi libri,nè i film tratti dai suoi "capolavori" x non parlare poi dei suoi seguaci(cioè schiere di ragazzini che sognano di mettere col proprio innamorato/a lucchetti al milvio e il cui idolo è scamarcio),ma nonostante tutto bisogna dargli il merito di aver fatto avvicinare i ragazzi al mondo dei libri(almeno tre li dovranno leggere!!!)
certo che la statistica è davvero allarmante e significativa della società contemporanea!
sono solo con voi, osti!
in mano a nuddu semo
@ valeria: non sempre il fine giustifica i mezzi, non dobbiamo dimenticare che il livello culturale dei libri di Moccia rasenta lo zero, e in alcuni casi ci va sotto, inneggiando comportamenti, atteggiamenti, vestimenti per arrivare ad uno status di figo e persona accettata dalla società!
se non usi determinate marche, se non hai determinati oggetti, se non usi un certo linguaggio sei fuori, e questo i giovani lo hanno colto in pieno standardizzandosi tutti ai livelli descritti,tutti a usare quei nomi strani, tutte a chiamarsi Babi,Pallina,Step quanti ne abbiamo visti nick di questo tipo? ora per uno che si chiama Calogero,non me ne voglia mio compare, che futuro c'è? poi con i film e la conseguente vetrina cinematografica i suoi "messaggi" sono diventati ancora più marcati...(oltretutto film di una indecenza tra attori,regista sceneggiatori,che in confronto Alvaro Vitali con il suo: "Ammazza che bbona" meritava mille oscar) e tutti a comprare questo o quell'oggetto presenti.
per non parlare della musica con i suoi continui richiami a tizianoferro e le sue canzoni del cazzo inutili quanto lui.
più che dei libri sembrano trattati di marketing, o dei servizi allungati di studio aperto. per questo non lo giustifico per niente, perchè di certo il suo intento non era quello di avvicinare i giovani alla lettura, ma forse di avvicinarli a determinati prodotti, tanti sono i riferimenti pubblicitari nei suoi libri.
noi leggevamo Enrico Brizzi, con il suo Jack Frusciante, che certo riletto adesso non sembra un granchè, ma c'erano ben altri messaggi dentro, c'era ben altra musica, c'era dentro il Piccolo Principe, e c'era un linguaggio nuovo ma vero e non distruttivo della lingua italiana. oppure leggevamo Andrea DeCarlo e il suo meraviglioso Due di Due, tutt'altro storia...
certo avevamo gli 883 ma voi mettere in confronto a tizianoferro? non c'è paragone...
mi incazzo perchè penso che i nostri giovani (io compreso) si meritino di meglio di questo pirla in cappellino...
ciao Max
P.S: per scrivere questo commento ho dimenticato che avevo il riso sul fornello e da riso Scotti si è trasformato in riso scotto!
allora moccia esiste?
io pensavo fosse una storia tipo bigfoot o il mostro del lago. vabbe'.
che si puo' fare per salvare l'intelletto dei giovin virgulti italici?
ripubblicare i grandi classici dicendo che li ha scritti moccia. dovrebbe funzionare.
se non bastasse, si puo fare un'operazione di marketing aggressivo e allegare ad ogni "classico mocciato" un lucchetto. o un lampione. o un ponte. o moccia stesso. o la riproduzione della minchia di scamarcio. insomma dai, non e' tutto perduto. no?
ahimè esiste...
cmq il problema fondamentale era quello dei giovani che non leggono, cosa si possa fare non lo so, è molto difficile per l'andamento che sta avendo la cultura anche a causa dell'uso improprio della tecnologia, e tutti vanno veloce e non hanno voglia di leggere una storia per sapere come va a finire, dovendoci mettere una settimana, mentre possono saperlo vedendo il film in due ore..
per quanto riguarda il marketing penso che quanto detto da te sia stato già fatto...e ancora si stia facendo, in attesa certo di lampioni o ponti, e anche la minchia di scamarcio...
se per i classici funzionasse io sarei d'accordo basta che non apporta modifiche generazionali come dice lui...anzi sarebbe una brutta idea pensandoci, ancora più notorietà per questo pirla.
una cosa potrebbe essere fatta a livello di genitori, parenti amici ecc...al posto di cazzate di ogni tipo e stravaganza per le occasioni , come feste compleanni, ecc...regalate un libro...
anzi apriamo una campagna: regala un libro anche tu!
ciao max
Io penso che il problema non sia Moccia, nè i lucchetti sul ponte Milvio.
Io penso che il problema sia che i giovani di oggi sembrano avere SOLO E SOLTANTO questi riferimenti culturali, che denotano un impoverimento delle loro vite.
Questi ragazzi non hanno inventiva, non hanno fantasia, attendono che sia loro dettato da qualcun altro come esprimersi e cosa fare. Generazione di automi.
Nel libro viene scritto il rito del lucchetto, a suggello di una storia d'amore? Bene, tutti a mettere lucchetti!
Le "Converse" sono tornate di moda? Tutti a comprare le converse!
In parte tutto ciò è comprensibile: sono processi di identificazione ed assimilazione ad un branco, ad una generazione. In adolescenza è un passo necessario e che precede (si spera!) l'autoaffermazione di sè, il distacco dal branco e il passaggio all'età adulta, quella in cui la forza non la ricavi dal gruppo ma solo da te stesso.
La mia generazione aveva pure i suoi feticci: lo swatch, i ciucciotti colorati, le marche "Best Company" e "El Charro". Chi però non le aveva non veniva per ciò automaticamente escluso, anche se un po' si sentiva tagliato fuori..
Oggi invece la competizione è tremenda, la teoria delle caste sociali sembra aver preso nuovamente il sopravvento, se non sei del mio giro sei fuori. Senza eccezioni.
Come già ricordato, abbiamo avuto anche noi i nostri punti di riferimento (a dire il vero) del tutto privi di spessore: "Beverly Hills 90210", "Non è la RAI", gli 883, essi sono film e canzoni che hanno marcato una generazione, ma non per questo ci sentivamo poco profondi.
Oltre a quello, come sopra giustamente ricordato, avevamo anche Guido Laremi, Misia Mistrani (madonna che personaggio! E chi se la dimentica più?), Freddie Mercury, Bono, Kurt Cobain.
I libri citati non sono scomparsi, sono sempre in libreria a disposizione di chi li voglia scoprire.
Tutta 'sta discussione non vuole arrivare ad affermare una teoria, sono pensieri sparsi prorotti a getto. Volevo solo dare altri spunti di riflessione per continuare un dialogo che a me pare profilarsi molto interessante.
...
Bha...nel vedere questa nuova generazione di ragazzetti crescere provo un certo sentimento misto di tristezza e rabbia. Mi dispiace, mi dispiace tanto...La colpa di questa tendenza dilagante non è del prodotto che viene proposto (libri di Moccia, film con Scamarcio o troiate simili sono solo l'apice dell'iceberg), ma della mancanza di criticità che caratterizza questa generazione; una criticità che, anche se pur ingenua e puerile (data la tenera età), dovrebbe cominciare a nascere in loro. Dietro il fenomeno dell'omologazione comportamentale e culturale si nasconde, a mio avviso, un difetto nella propria autostima. Il ciclo pre-adolescenziale e quello adolescenziale in senso stretto, non sono più visti come una "palestra" dove poter iniziare ad allenare lo spirito della maturità, ma come una vetrina da esposizione. I/Le ragazzini/e hanno tutto, ormai non desiderano o sognano più nulla, e tutto ciò li porta, inesorabilmente, ad indebolire il proprio spirito di giudizio, ad impoverire la propria fantasia e ad annullare quella sana curiosità intellettuale che dovrebbe essere insita in ogni ragazzino. Non ci si limita più al senso della scoperta, si protende esclusivamente verso il solo "avere". L'"essere" viene volutamente narcotizzato e seppellito nel dimenticatoio (è più comodo no?). Ormai si ragiona in termini di "in/aut", "figo/sfigato"...Mi chiedo: "ma le strutture educative (famiglia, scuola, etc) che fanno?"
Spero di essere stato chiaro dato che ho scritto questo commento troppo velocemente (...non ho voglia di rileggerlo...) dettato dalla preoccupazione di notare in mia sorella i classici sintomi del suo qualunquismo generazionale.
Peppe G.
infatti sono d'accordo con te non credo che i nostri giovani siano privi di fantasia o di talento, solo che li tengono addormentati. non immaginano altro perchè hanno troppo, nel senso qualsiasi cosa pensano forse già c'è e allora perchè pensare limitiamoci a sfruttarli..e cosi che avviene o almeno credo.
un esempio su tutti, prendiamo i jeans strappati, no? io mi ricordo che prendevo dei jeans un pò consumati e mi mettevo li con il coltello a fare delle incisioni, con mia madre che mi sgridava dicendomi ogni volta, ma che fai sono ancora nuovi anche se quei jeans avevano che ne so due anni,e mi impegnavo a fare tagli di qua e di la, oggi invece che senso ha? vado al negozio e li compro già strappati...questo è quello che li frega. il fatto è che si accontentano, e mi sembra un pò presto di solito il periodo della rassgnazione arriva dopo i trenta!
non hanno più voglia di lottare...
è successo anche questo per le idee che senso ha cercare di farsi un'idea propria quando la posso comprare già preconfezionata? c'è una bella scelta anche per queste!
max
@peppe g. : forse l'essere viene narcotizzato in quanto in questi anni hanno prevalso l'avere e l'apparire?
In questo caso dovremmo farne un discorso intergenerazionale, un'onda che attraversa ogni età e ogni strato sociale..
Non sono forse i 25 - 30 enni (adulti dunque, non adolescenti)quelli che l'altra sera sono andati a PAGARE UN BIGLIETTO per vedere Lele Mora e Azouz Marzouk e fotografare e chiedere un autografo a quest'ultimo, con lui che in preda al delirio rilasciava dichiarazioni del tipo: "in qualche modo devo campare!" ?
Per quanto riguarda tua sorella, vedi, molto dipende da quanti anni ha. Se rientra tra gli adolescenti, per certi versi è normale che si comporti così. Frenare i suoi appetiti economici, così come indirizzarla verso dei principi educatori ritenuti giusti, resta compito dei tuoi genitori.
E' nella famiglia che si gioca la partita della crescita, la scuola sembra aver alzato bandiera bianca in questo senso, con punte lodevoli d'eccezione.
@max: toglimi una curiosità. Ma tu i jeans perchè li strappavi?
Per quanto riguarda il tuo commento, a mio giudizio non si accontentano affatto! Anzi, vogliono sempre di più, vogliono tutto ciò che desiderano, hanno capito che coi soldi possono essere i padroni del mondo apparente, e li ottengono con metodi leciti e illeciti.
Leciti: la paghetta dei genitori. Ormai ha assunto proporzioni da quasi stipendio, in determinati eccessi si parla anche di 100 euro a settimana tra genitori e nonni!
Illeciti: Alcuni minorenni, per avere i soldi per andare in discoteca o a far shopping, arrivano a prostituirsi, o si organizzano un piccolo giro di spaccio.
Il confine tra lecito/illecito, tra morale/amorale, di fronte al dio denaro, cade giù.
...
lasciamo perdere il discorso dei jeans. cmq il senso del mio si accontentano era riferito che siccome credono di avere tutto non pensano ad altro, sono d'accordo sul fatto che vogliono sempre di più ma sono cose che non vengono da loro ma dall'esterno, qualcuno che gli fa credere di avere bisogno di qualcosa, (ho studiato marketing mica per niente) vuoi per appartenenza, vuoi per altro...l'accontentarsi era riferito al fatto di non cercare strade nuove e proprie...insomma intellettualmente accontentati, credendo che la tv e qualche rivista possa dargli una giusta cultura...e cose del genere.
leggevo l'altro giorno un articolo sulla snack culture, insomma questa nuova tendenza di rendere la cultura in pillole, affinchè tutti possano averne un pò, senza dedicargli troppo tempo, questo è accontentarsi...
purtroppo la scuola per certi versi ha fallito, e pensare che la maggior parte dei professori e dei dirigenti sono quegli stessi usciti dal 68 quelli che volevano e dovevano cambiare il mondo e invece...la comunicazione con le generazioni successive non è stata differente dal muro contro muro che c'era stato prima, salvo qualche eccezione. per le famiglie non so che dire...adesso i ruoli si sono invertiti,si sentono cose assurde i genitori non hanno ne controllo ne potere decisionale in molti casi, sono solo delle casse continue come i bancomat, pagano e schifianu come si dice da noi, senza bisogno di prendersi pensieri su come e cosa sta facendo il figlio/a...
max
Li strappavi per materializzare il tuo interno decadentismo? :-)
Per quanto riguarda la cultura, ti dirò: sempre meglio mangiarsi uno snack che stare a digiuno, no?
Guarda che il meccanismo di rendere desiderabile un oggetto che prima non lo era l'ho benissimo in mente. E quello, ribadisco, ci sta pure in un determinato momento di crescita! Quello che non mi spiego, e non possiamo rivolgerci all'economia in questo caso ma alla sociologia e alla psicologia, è dove cazzo hanno messo l'anima! Perchè non possono averla nascosta, nè aver fatto finta che non esiste. La congelano o la fanno uscire in qualche modo che a noi non è dato vedere?
...
dove hanno messo l'anima?
questo non ci è dato sapere veramente alcuni sembrano veramente degli zombie...eh eh!
decadentismo??? non credo non penso di essere mai stato un decadentista!
ah per quanto riguarda le tesi di economia non mettevo in dubbio le tue conoscenze...era solo per ricordarlo a me stesso...
per lo snack si meglio che niente, ma è questo quello che manca la voglia di conoscenza, si accontentano di poche informazioni...
boh spiegami sta teoria del decadentismo quando ne hai voglia!
e dicci chi di noi conosci...
Le mie (scarse) conoscenze di economia non le avevo viste messe in dubbio, è che purtroppo con la parola scritta i toni si perdono, non voleva essere un rimbrotto :-)
Sugli zombie hai ragione!! Camminano con sguardo assente e bocca aperta come loro! Ma insisto, anche gli zombie hanno un'anima...putrefatta ma c'è ;-)
Sarebbe utile se ci fosse qualche gggiovane all'ascolto, e riuscisse a dire qualcosa della sua generazione.
Tu & il decadentismo: boh,magari mi sbaglio, ma tu mi sembri molto decadente..
Leggi qui una spiegazione sul termine, e se ti ci ritrovi o meno: "Il decadentismo è l'atteggiamento di manifestazione del malessere del vivere sociale, nello spirito e nel gusto, manifestatosi in un primo momento nella letteratura, poi nelle arti e nel costume. E' caratterizzato da una visione estetizzante della vita, dall'esplorazione di zone ignote della sensibilità, dalla scoperta del subcosciente, che l'arte fu chiamata a esprimere in forme nuove e irrazionali."
sul decadentismo:
su alcune cose mi ci potrei ritrovare, ma non del tutto...forse più sui simboli.
e poi la categorizzazione non mi è mai piaciuta, in ogni senso.
anche io vorrei sentire sti ggiovani d'oggi...se ci sono all'ascolto!
ehi ggiovane fai sentire la tua voce!
max
non credo che questa nuova generazione sia così cadente (e non decadente!!)come la state descrivendo,credo piuttosto che siano cambiati gli interessi,vuoi per un buon lavoro di marketing o per un buon lavoro tecnologico;sicuramente la nostra è stata l'ultima generazione cresciuta a torte della mamma e "palla avvelenata"(conoscete il gioco??)o a giochi improvvisati che sviluppavano la fantasia,siamo magari gli ultimi che non avevamo il televisore in camera da piccoli e per addormentarsi un libro di favole non era niente male,siamo forse gli ultimi che piangevano con kandy kandy che appena avevano 100 £ andavano a comprare cioccolati e patatine(e non ricaiche telefoniche!)....ma non scordiamoci che avevamo i take that,jovanotti che cantava no vasco,i jeans elasticizzati e a vita alta, ogni epoca è stata segnata da differenze negli usi e costumi e in ogni epoca c'è stata una certa omologazione:paninari,punk,metallari,capelloni erano tutte forme di omologazione allora perchè questa deve essere peggiore delle altre??avete ragione,i ragazzi di oggi sono apatici,alcuni sono da eliminare(tanto sono stupidi!!)ma è anche colpa di chi gli serve tutto su un vassoio di argento
di una scuola che pur di non avere cavilli burocratici promuove tutti(ed ecco che cala la cultura!),con dei genitori che non hanno tempo(quindi merendine,tv,play station per occupargli la giornata e crescono ciccioni e rimbecilliti)con un moccia che continua a scrivere libri solo per guadagnarci..insomma la colpa credo sia anche di chi ha qualche anno in più!il problema sarà quando si vedrà ch la loro testa si è fermata a ciò che si vede oggi in giro, credo (e spero)però che arriverà il giorno in cui si sveglieranno e cominceranno a muoversi come degli essere umani,come dice ... l'avranno pur da qualche parte l'anima!
per peppe g.: in/AUT??ma come l'avrai passato inglese??
valeria dieci +!
cmq Peppe credo l'abbia scritto apposto per farlo capire a noi!!!
max
ciao,
sono un giovane della generazione cadente.
io non mi sento cosi' come mi descrivete voi: io sono molto piu' mesmerizzato. ieri, per esempio, ci ho messo tre quarti d'ora per aprire lo sportello del forno: non trovavo il bottone eject
spettacolare!! mi sto pisciando sotto dalle risate...
cmq caro giovane potevi provare sempre con apriti sesamo...
max
P.S: oggi a Viva Radio 2 Fiorello nell'imitazione di federico moccia ha detto: sto scrivendo un nuovo libro per l'estate...ho voglia di te...freddo!
fantastico Fiorello!
--------- sondaggio ---------
perche' esiste moccia:
-----------------------------
1)per farci ridere.
2)per farci ringiovanire
3)per avere una persona in piu' da mandare a fare in culo
4)per avere un posto dove far pisciare il cane dopo la caduta del lampione di ponte milvio
5)per consentire agli alieni di identificare gli esseri da non rapire per studiare il cervello della specie umana
6)perche' la sua mamma e il suo papa' si amavano
7)per vendere vestiti da teenager taglia 54
8)perche' ieri sera ho sbagliato mira
9)per smettere di dire "ma cazzo, capitano tutte a me?!"
10)perche' che mondo sarebbe senza moccia?
Cara valeria hai pienamente ragione ma potevi anche aggiungere che sono un po "psicolabili" facilmente influenzati dai media...
Ma c'è anche gente "adulta", che compra quei libri non tanto per una pura curiosità, ma per trovare un punto in comune con questa nuova generazione e principalmente per provarci...Depravati
Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale
Peppe C.
Bisogna rispettare ogni forma d'arte!
Facile dare giudizi affrettati, ma non tutti possono e devono leggere Montanelli o la Fallaci!!
Penso che sia giusto che ci siano libri come "tre metri sopra il cielo"ecc...anche perchè hanno incentivato i teenegers a leggere e a non ha guardare solo trasmissioni del tipo " uomini e donne"!
Non sono daccordo sul fatto che questi tipi di scrittori vengano disprezzati da pseudo-intellettuali ...troppo facile sparare sulla croce rossa!!
vedo che la discussione si è accesa...
allora al sondaggio io rispondo la n°7.
@ g.c.: è giusto che esistano, nessuno ha detto il contrario, ma che vengano giudicati per quello che sono, non farli diventare bibbie generazionali,ecc...
sul fatto dell'avvicinamento alla lettura come ho detto prima ho dei dubbi...e poi non siamo pseudo-intellettuali, suvvia!
@ peppe c: psicolabili! bravo hai aggiunto una nuova parola al tuo vocabolario!
ti ricordo cmq che le cose per criticarle devi vederle prima, no?
@ g.c.: sul "possono" ok, è sul "devono" che mi sfugge la logica.
Cioè secondo te ci sono libri che non si devono leggere? E che siamo tornati, ai libri messi all'Indice?
(che poi, oddìo, nel caso dei libri della Fallaci, l'ultima trilogia intendo, effettivamente non dovrebbero essere letti :-D)
P.S.: Scusami ma è più forte di me. Bisognerebbe incentivare gli adolescenti come te a leggere anche per abituarvi all'uso della lingua italiana, ed evitare ERRORACCI da scuola elementare tipo "teenegers" invece di "teenagers" e "ha" al posto di "a"
....e ancora tipo "daccordo" invece che "d' accordo"!!
siete proprio degli pseudo-intellettuali!!!
max
3msc e ho voglia di te...
bè siam ridotti male
Ok..ok...ho persoo!!
Cmq avete ragione...HO SBAGLIATO!!ma pazienza...sarà perchè penso e scrivo senza neanche rileggere!!
cmq grazie per le correzioni, giustamente..ma sul contenuto del commento sono ancora convinto di quello che ho scritto...
(vado a ripassare la grammatica!!)
Nei primi post, devo dire, si sono toccate tutte le banalita' da "Uno Mattina": i giovani non hanno piu' sogni (o valori, di catechistica memoria!), se non si conformano al branco sono tagliati fuori, avere e non essere, la velocit' della societa' moderna, "l'italia non legge" (cfr. Carlo Fava), i libri sono operazioni di marketing, ecc. ecc. ecc...
Ah.. scordavo: i bei tempi di una volta... degli 883!
al massimo da "Italia sul 2"...
oh abbiamo un ggiovane che vuole dire la sua qua...prego
scusaci ma forse stiamo diventando vecchi e iniziamo a criticare i più piccoli...
max
il gggiovane all'ascolto ha fatto a suo modo un riassunto delle puntate precedenti, ma al momento di dire la sua.....nel mondo di Fantàsia il NULLA si è mangiato il suo cervello.
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