Questo è un dato interessante per noi, significa che abbiamo più voglia di comunicare con gli altri. Significa che la gente inizia a capire l'importanza della rete. Significa che sa e vuole utilizzare nuovi mezzi di comunicazione, nuove strade per arrivare alla gente. L'importanza di questi mezzi alternativi non è da sottovalutare, e questo ci sembra sia stata ben capito dagli italiani, in una società in cui la comuinicazione è globale e veloce, in cui le televisioni, la maggior parte delle volte, fanno un'informazione pressochè approssimativa. A volte inutile, a volte faziosa. C'è voglia...continuiamo così, ragazzi...facciamo sentire la nostra voce.
Gli Americani di Technorati, il motore di ricerca opensource che permette di muoversi e cercare tra i blog di tutto il pianeta, pubblicano il «Rapporto aprile 2007 sullo stato della blogosfera». Ebbene quella che viene oramai definita blogosfera, neologismo diffuso nel 2001 tra i blog di guerra, aumenta vertiginosamente il suo volume: sono 72 milioni i bloggers nel mondo. I blog (o diari in rete) sono fortemente interconnessi: i bloggers leggono i diari altrui, li linkano (creano dei collegamenti), e li citano nei propri post (messaggi pubblicati). Per questa ragione i blog fra loro interconnessi hanno sviluppato una propria cultura, tanto che oggi abbiamo a disposizione anche un motore di ricerca a loro dedicato e statistiche specifiche. La notizia davvero particolare è che l'italiano si trova al quarto posto nella statistica sui linguaggi più utilizzati tra gli autori.
CLASSIFICA - In cima alla classifica troviamo il Giapponese che strappa all'inglese il predominio che ci saremmo aspettati, a seguire con grinta il Cinese che, nonostante le rigide regole sociali e politiche applicate in campo tecnologico, arriva al il terzo posto. Ed ecco comparire l'italiano che nonostante abbia una diffusione globale meno ampia dello spagnolo, lo supera, aggiudicandosi il quarto posto. Praticamente scompaiono tedesco e francese in favore di un altro risultato interessante, la presenza tra i primi 10 della lingua Farsi (più comunemente il persiano), l’idioma parlato in Iran.
DISTRIBUZIONE ORARIA - Notevole anche la distribuzione per fasce orarie dei post da cui è chiaro che gli italiani si collegano e scrivono di più nel pomeriggio, con un certo picco durante la pausa pranzo. I giapponesi invece prediligono le ore notturne con un'apice intorno alle 23.00 cosi come i cinesi. L'inglese sconta l'elemento fuso orario e la distribuzione nelle 24 ore apparepressoché omogenea. Insomma tra gli italiani avremo di sicuro un certo numero di studenti che si collega dopo la scuola, ma probabilmente anche molti professionisti che «postano» durante l'orario di lavoro.
3 commenti:
Questo articolo di repubblica.it dice che il 52% degli Italiani non usa internet.
Se la percentuale salisse, allora saliremmo pure in quella classifica!
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l'avevo letta anche io la notizia della classifica dei blog.
e la spiegazione che date voi è a dir poco perftta
dobbiamo impegnarci di più questo è fuori da ogni dubbio!
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