frase del momento:

voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida

(Afterhours - Voglio una pelle splendida)

venerdì 13 aprile 2007

Caro politico quanto mi costi??

La politica è lo strumento fondamentale attraverso il quale i liberi cittadini partecipano alla "cosa pubblica". La politica dovrebbe esprimere e realizzare un ideale alto di convivenza umana; chi fa politica come rappresentante (in senso lato) deve farsi carico delle esigenze, dei problemi e degli interessi della comunità stessa, al fine di attuare una vera dimensione comunitaria. La politica oggi si pone in modo assai diverso rispetto alla sua stessa essenza: essa diventa molto frequentemente strumento di potere fine a sé stesso, che comporta costi spesso ingiustificatamente abnormi per tutti i cittadini: il prezzo ingiustificato della macchina politica deriva proprio dal fatto che si è persa, almeno in gran parte, la concezione della politica vista come servizio al cittadino. Ma quali sono le cifre? Una delle caratteristiche che maggiormente evidenziano l’ elevatissimo, e spesso del tutto ingiustificato, prezzo della politica nostrana è rappresentata dal capitolo: indennità (stipendio) parlamentare. Attualmente tale indennità è disciplinata dalla legge n. 1261 del 1965, la quale stabilisce la sua suddivione in: compenso mensile fisso e diaria. Si consideri che ogni membro del Parlamento incassa, al mese, 14.000 euro! Di questi, 5.500 euro costituiscono lo “stipendio”, ossia l’ indennità in senso stretto, 4.000 euro vengono erogati come rimborso della spesa derivante dal soggiorno a Roma, 4.200 euro sono elargiti ai Deputati per finanziare le spese inerenti il rapporto con i loro elettori. Per quanto concerne i Senatori, quest’ ultima voce di spesa è finanziata con circa 500 euro in più al mese: si sale, così, a circa 4.700 euro. Nel 2005 i soli Deputati sono costati alla collettività 40.000.000 di euro. Ancora meno giustificati, appaiono, soprattutto alla luce di una certa etica pubblica ormai dimenticata, i numerosi privilegi concessi a questi "Intoccabili" dello Stato. Si inizia con la fruibilità gratuita dei trasporti (treni, aerei, taxi ed austostrade), si passa alla bolletta telefonica ed al pc gratuito, per finire con le ricche pensioni. E’ sufficiente che il parlamentare resti in carica per 2 anni, 6 mesi ed 1 giorno per maturare e ricevere il, cosiddetto, vitalizio (pensione). Bisogna, poi, considerare il fatto che i parlamentari possono tranquillamente sommare la pensione che percepiscono per la loro attività professionale con quella acquisita attraverso la loro attività di rappresentanti della Nazione. Ad appesantire la situazione ci pensano gli altrettanto abnormi oneri derivanti dall’ attività dei partiti e dei gruppi parlamentari. Tra questi 2 organismi esiste una stretta connessione, dal momento che i gruppi, pur essendo formalmente e giuridicamente distinti dai partiti, costituiscono lo strumento attraverso il quale questi agiscono all’ interno delle istituzioni rappresentative. Pensate che ogni ciclo elettorale (elezioni politiche, amministrative, europee, regionali) costa alla collettività 1.000.000.000 di euro ogni 5 anni!
Al fine di realizzare ed ottenere una legislazione organica e di buona qualità l’ OCSE ha redatto un formulario di 10 quesiti che il legislatore dovrebbe porsi (ed ai quali dovrebbe, ovviamente, dare una spiegazione); tra questi figura il quesito sui "costi e benefici". Ma i nostri cari politici si saranno mai posti questa domanda? A che serve ridurre le indennità quando si può fare un taglio qua e là...Ogni governo, sia esso di sinistra o di destra, per risanare i conti pubblici cosa fa? Bhè semplice...un taglio alla sanità, un taglio alla ricerca e all'Università, uno alle assunzioni, alle infrastrutture e così via fino a ridurre ai minimi termini i servizi pubblici per i cittadini. Ma le poltrone non si toccano! Scusate: la politica non era lo strumento attraverso cui il cittadino partecipa alla vita pubblica? o è lo strumento per dissanguarla?

P.S. ancora più interessanti sono i costi della politica siciliana. Al prossimo post!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' statoi omesso di indicare i costi della politica in sede locale, provinciale e regionale, quelli per il mantenimento di tutti gli organismi o enti pubblici, statali o parastali, dei consigli di amministrazione che presiedono le società pubbliche o a rilevanza pubblica.
E' una vergona della quale nessuno osa più vergognarsi, neanche chi queste cose le ha sempre additate come spreco inutile di risorse, è una vergogna ormai accettata in nome di un costo necessario della democrazia......
Ma cari satiri ........ che vogliamo fare.......solo inghiottire il rospo non smettendo mai di indignarci.... almeno questo!!!!!!!
Angelo

Osteria dei Satiri ha detto...

E' stato omesso volontariamente...il discorso è troppo ampio per essere estinto con un solo post. Cercheremo di approfondire la faccenda con successivi interventi...

zixozixo ha detto...

Non è vero niente!! Ma che dite i politici non guadagnano quelle cifre al massimo guadagnano 100 euro l'anno! Provate a smentirmi!! A 10 centesimi a click sul pulsantino dei voti e considerando chi fa gli straordinari cliccando anche il bottoncino del collega che è a casa malato, a fine anno con tutta la tredicesima possono arrivare al massimo 100\110 euro,,,,,,,,,tutto il resto non è guadagnato è solo "legalmente" fottuto!!
Gianluca Schifano!!

Osteria dei Satiri ha detto...

è un punto di vista interessante questo! non posso che darti ragione..
max

Anonimo ha detto...

Link aggiornato! ciao!