Il discorso richiederebbe un blog tutto suo, ma per "l'economia degli spazi" cercherò di essere conciso. Non voglio parlare di aborto, procreazione assistita, politica clericale, differenze sessuali etc etc (avrò modo di farlo...)ma di legge. L'altra sera (prima che mi venisse il febbrone da cavallo) ho cominciato a leggere la Costituzione Italiana.
L’art. 8 della Costituzione afferma che "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge" e l’art. 19 aggiunge che "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto…".
Tuttavia, l’art. 7 afferma che "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi". Anche l’art. 8 tratta la religione cattolica diversamente dagli altri culti, quando afferma che "Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano". Come notate, la "Sacra" Costituzione Italiana parla esplicitamente di Chiesa Cattolica (altre confessioni non vengono minimamente menzionate), si delinea pertanto un concetto di tolleranza. Una libertà di culto che fa riferimento ad una sola confessione. La tolleranza religiosa non deve essere confusa con la libertà, perché quest’ultima esige un’uguaglianza formale di fronte alle leggi. Essere tollerati non equivale ad essere liberi. Inoltre l'esistenza stessa di un concordato (o patto) stretto dallo Stato con una o più chiese è condizione sufficiente per minare la laicità.
Non è chiaro se l’Italia è uno Stato concordatario o ancora confessionale. Certamente non è laico. (Spero che il messaggio sia di buona comprensione...)
Peppe
frase del momento:
voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida
(Afterhours - Voglio una pelle splendida)
(Afterhours - Voglio una pelle splendida)
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9 commenti:
lo stato non è laico, è confessionale di ispirazione prevalentemente cattolica? e blà bla bla........
E beh, l'unica riflesione che mi sorge spontanea è: fottetene e fottiamocene tanto facciamo sempre i cazzi nostri con o senza chiesa.........no?
Bhè non è proprio così...noi italiani siamo cresciuti, purtroppo, con le becere istruttorie di Santa Romana Chiesa. La politica non riesce a fare una riforma che sia in chiara contrapposizione al Vaticano.Per non parlare poi di quei grassi e dotti clericali che si arrogano il diritto di parlare di "stato giuridico", parole che a loro non competono...Insomma i preti fanno i politici e i politici fanno i preti, un gioco di mimi! Sinceramente questo mi da mooltooo fastidio
Sto peppe suppongo che sia quello che va nella direzione opposta agli altri...Sono curiosa di sentire le sue idee, mi sembra molto interessante ed originale. Effettivamente la chiesa non si fa i cazzi suoi (ops parolaccia), ci ha inculcato una morale difettosa. Grandi ragazzi colpiteci e poi "senza peli sulla lingua".
ciao "anonima" ti ringrazio per questa tua ventata di positività. Stiamo cercando di adottare appunto lo stile del "senza peli sulla lingua" ma siamo ancora delle matricole e ci vorrà un pò di rodaggio. Cmq dato che questo blog è un ricettacolo di persone libere mi piacerebbe associare il pensiero di quest'ultime al proprio nome o nick. Sempre avanti!!!
Lo Stato dovrebbe distinguersi dalla religione o comunque garantire vera libertà alle altre confessioni religiose.
Porcelain
Ci dovrebbe far riflettere il fatto che il Nostro paese sia uno dei pochi, se non l'unico, in Europa ad avere un concordato con la Chiesa. Altri stati, come Spagna, Portogallo e Francia, non sono meno cattolici dell'Italia, ma non hanno un concordato...Certo qualcuno potrà dire che si è trattato di processi storici e che il Vaticano è in Italia, ma il Concordato risale al 29'. Riflessione!!!
Il Concordato è servito essenzialmente a ridefinire le proprietà tra Stato e Chiesa all'indomani della breccia di Porta Pia. E' chiaro che in Spagna Portogallo e Francia non aveva ragion d'essere, solo in Italia il papa ha racchiuso per secoli potere spirituale e potere temporale.
L'art. 7 non fa altro che ribadire la laicità dello Stato in quanto fissa sulla sua "magna charta" il concetto che mai più il Vaticano potrà avanzare pretese "temporali" sull'Italia, completando l'apoliticità della Nazione attraverso l'Art. 8 che dà pieno diritto di culto ad ogni confessione religiosa, e lo eleva al pari della religione cattolica : altro che "tolleranza"! Tutte le confessioni religiose sono libere di fare proseliti in Italia, non diciamo cazzate per favore.
Il concordato è nato proprio per affermare indissolubilmente la laicità dello Stato, tuttavia, a fronte di una sempre maggior intrusione nella vita politica da parte del Vaticano (con politici di destra e sinistra subito pronti a genuflettersi quando un Ruini un Bagnasco o un Ratzinger aprono bocca su Di.Co. fecondazione eterologa testamento biologico etc etc), non sarebbe male una riflessione politica sull'efficacia odierna del Concordato del '29 modificato alla fine degli anni '80 sotto il governo Craxi.
...
chiedo scusa, invece che "apoliticità" dovevo scrivere "aconfessionalità"
Questo discorso è molto complesso e meriterebbe di essere trattato in modo più articolato, le ragioni storiche sono sicuramente quelle che tu hai elencato ma essendo nel 2007 ci chiediamo che funzione abbia quel concordato...se c'è ancora bisogno di stipularlo per ribadire che il Vaticano non deve avere tutt'oggi pretese sullo Stato allora siamo messi veramente male...
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